Aprile 2020

L’emergenza Covid19 ha fatto registrare una impennata nelle vendite dei prodotti food evidenziando, nelle scelte dei consumatori, forte attenzione alla qualità e alla sicurezza; lo attestano le performance dei prodotti bio rispetto a quelli tradizionali.
Così, se l’ortofrutta non bio ha registrato un +18.2%, l’incremento del segmento bio è stato del 24.8% e ancora più incisive sono state le scelte bio per le carni (bovina e pollo) che hanno registrato un +42.2% contro un +29%; anche i prodotti surgelati hanno visto un significativo incremento del biologico +44.8% a fronte di un +20.5% dei prodotti convenzionali.



Trend che attestano il riconoscimento - anche da parte di nuove fasce di consumatori - della qualità e della sicurezza delle filiere biologiche che sono la miglior espressione dei produttori agricoli e delle imprese di trasformazione nazionali.



L’Italia è, oggi, il leader europeo per il biologico con oltre 68.000 agricoltori e più di 10.000 imprese di trasformazione che sono fra i migliori testimonial dell’eccellenza agroalimentare del nostro Paese e del suo patrimonio di tipicità eno-gastronomiche.

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