Gennaio 2025

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Cia-Agricoltori Italiani è una delle maggiori organizzazioni di categoria in Italia e in Europa. Lavora per la difesa e la valorizzazione del settore primario e per la tutela di imprese e agricoltori. Ha sede nazionale a Roma e un ufficio di rappresentanza a Bruxelles. L’impegno della Confederazione è garantire i diritti e salvaguardare i 650mila iscritti e le 170mila imprese agricole associate. Tra le priorità di Cia ci sono la difesa del reddito degli agricoltori, la sostenibilità, la qualità, la biodiversità, e la promozione del lavoro agricolo come impresa. Cia sostiene i giovani, le donne e i pensionati, promuove le aziende del biologico, gli agriturismi e la vendita diretta. Attraverso il patronato Inac e i centri Caf e Caa, ogni anno assiste 1 milione di cittadini.

In quale area si colloca la vostra realtà e perché avete scelto di puntare sul biologico?

Cia-Agricoltori Italiani è una delle maggiori organizzazioni agricole nazionali ed europee e conta, al suo interno, un’associazione completamente dedicata alla promozione dell’agricoltura biologica che si chiama Anabio. Una scelta consapevole e necessaria per sostenere e incentivare uno dei primi driver della transizione ecologica, coniugando sostenibilità e produttività.

Attraverso quali azioni e politiche, Cia affronta la sfida della sostenibilità?

Per la nostra organizzazione, è fondamentale lavorare per raggiungere l’equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale. Questo significa, nello specifico, garantire un giusto reddito alle imprese agricole e riconoscere il ruolo centrale del settore nella filiera alimentare; assicurare risorse e investimenti in ricerca e innovazione per produrre di più con meno, razionalizzando gli input chimici e idrici, riducendo gli sprechi con il ciclo chiuso e sviluppando piante green più resistenti alle malattie e più tolleranti ai cambiamenti climatici; fermare il consumo di suolo agricolo anche come argine contro dissesto idrogeologico e inquinamento; rivitalizzare le aree rurali e interne con servizi essenziali e infrastrutture fisiche e digitali per bloccarne lo spopolamento, considerato che l’abbandono di queste zone equivale alla perdita del presidio sul territorio e alla scomparsa di intere comunità che sono il vero collante sociale ed economico dell’Italia fuori dai grandi centri. Sono queste le battaglie che Cia porta avanti per costruire un futuro sostenibile per l’agricoltura globale.

Che valore ha la partecipazione di Cia al SANA Food?

Cia da sempre è al fianco dei produttori biologici, come dimostra appunto la sua storica presenza al SANA a ogni edizione. Non si tratta solo di raccontare l’anima bio dell’agricoltura con un calendario fitto di incontri, degustazioni e show-cooking insieme alle aziende associate, ma di costruire tutti insieme, anno dopo anno, uno spazio unitario e condiviso con tutti gli stakeholder del settore capace di parlare ai cittadini-consumatori, aiutare le imprese agricole e potenziare la sostenibilità.

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