Ottobre 2024

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Il crescente interesse per i vini dealcolati offre ai produttori l'occasione di esplorare un segmento in espansione, sebbene ci siano dubbi sulla sua tenuta a lungo termine. Con normative recenti e una domanda in aumento, è fondamentale comprendere se questa innovazione, di cui si parlerà a SANA Food, rappresenta una vera alternativa o una moda passeggera.

Le attuali tendenze di mercato indicano che i vini dealcolati, o dealcolizzati, stanno attirando un significativo numero di consumatori. Analogamente a quanto avvenuto nel settore della birra analcolica e del caffè decaffeinato, il vino dealcolato segna un nuovo capitolo nell'evoluzione del settore.

L'IWSR (International Wines and Spirits Record) segnala una domanda in forte crescita per le bevande no-low alcohol (NoLo) e prevede un aumento annuale del +7% dei volumi di vendita entro il 2026. I dati trovano conferma anche in un'indagine dell'Osservatorio Federvini, che indica un incremento del +6% nel 2023 rispetto al 2021 negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito. Una crescita guidata dalle nuove generazioni, sempre più propense a consumi più consapevoli e salutari.

Dal 2021, l'Unione europea ha regolamentato la produzione e la commercializzazione dei vini dealcolati, stabilendo limiti di alcol residuo e requisiti di etichettatura. La dealcolizzazione mira a ridurre o eliminare l'alcol etilico, mantenendo le caratteristiche organolettiche del prodotto. Secondo le norme UE, il vino dealcolato deve avere un tasso alcolemico minore o uguale a 0,5% vol., mentre il vino parzialmente dealcolizzato deve rientrare tra lo 0.5% e il 9%.

Dando seguito alla normativa europea già in vigore, sembra che anche in Italia – a partire dal 2025 –sarà possibile produrre vini dealcolati. Il processo di dealcolazione sarà probabilmente soggetto a un’accisa specifica e a particolari adempimenti tecnici ma, se il provvedimento allo studio fosse approvato, per le etichette made in Italy si profilerebbe un’interessante opportunità di sviluppo, in grado di attirare quei consumatori che, per motivi religiosi, di salute o per scelta personale, si sono allontanati dal vino “tradizionale”.

SANA Food 2025 proporrà momenti di confronto sulle potenzialità e le sfide di questo segmento, tracciando un percorso verso il futuro del mondo NoLo e provando a rispondere agli interrogativi di un mercato in continua evoluzione, tanto nei consumi domestici quanto in quelli out of home.
 

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