Agosto 2024

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I dati del primo periodo di indagine dell’Osservatorio 100 Giorni Sani, in generale, mettono in evidenza che per gli italiani e per i danesi intervistati, “stile di vita sano” ha un significato positivo e viene associato in maggioranza a salute, equilibrio, benessere.

Facendo un focus sugli integratori, emerge che circa il 24% del totale degli intervistati in Italia e in Danimarca collega l’assunzione di integratori a un comportamento che rientra nelle scelte di stile di vita sano. Pertanto, assumere integratori è una scelta legata allo stare bene, un aiuto al benessere. Questo dato esprime il così detto “approccio” degli intervistati, ovvero è l’espressione del loro pensiero.

Nello specifico, a fare questa associazione è circa il 21% delle persone in Italia e il 33% in Danimarca. In Italia, con circa il 24%, sono perlopiù gli Young (30-39 anni) a considerare la scelta di utilizzo degli integratori come un’azione che denota uno stile di vita sano, mentre in& Danimarca questa visione è condivisa dal 37% degli appartenenti alla fascia di età 40-55 anni.

Questi dati indicano le differenze di “approccio” per età che i due Paesi presentano: in Italia lo adottano i giovani, ovvero quelli che ricercano le informazioni soprattutto on line e che hanno un approccio più “globale” agli argomenti; in Danimarca, invece, spiccano le persone del target più numeroso, meno giovane, meno internauta e che raccolgono le informazioni più dall’evidenza reale che dal canale digitale.

Per quanto riguarda i dati dell’Osservatorio 100 Giorni Sani riferiti alla scelta, cioè all’acquisto, alla domanda se negli ultimi 100 giorni gli intervistati avessero assunto integratori come scelta consapevole di stile di vita sano, il 18,8% del totale ha risposto affermativamente.

Osservando il dato per Paese, in Italia solo il 17% ha risposto di aver assunto integratori, contro il 25% della Danimarca, evidenziando che in entrambi i Paesi c’è una differenza abbastanza importante tra il percepito e la scelta.

In Italia, il target più rispondente – ossia le persone che hanno scelto di utilizzare gli integratori – è rappresentato dai Contemporary e dagli Young, e copre quindi un’età che va dai 30 ai 55 anni, coinvolgendo consumatori più grandi rispetto a quanto osservato circa l’approccio. E anche in Danimarca si registra uno spostamento dell’età della “scelta”: il target coinvolto è, infatti, quello dei Contemporary e dei Silver, dunque la fascia di età dai 40 agli over 56 anni.

In Italia, più della metà degli intervistati ha dichiarato di assumere integratori da 3 anni o meno, mentre in Danimarca il 63% afferma di usare gli integratori da molto tempo, da più di 3 anni.

Dai dati dell’Osservatorio 100 Giorni Sani emerge con chiarezza che l’Italia è relativamente più “giovane di esperienza” rispetto alla Danimarca sia nell’approccio che nella scelta di assumere integratori.

Probabilmente ciò si spiega con l’approccio culturale italiano, che ha sempre associato il significato di “stile di vita sano” ad altre scelte, più vicine alle abitudini – soprattutto alimentari – attestate nel Belpaese.

I dati, però, ci dicono anche che l’Italia rappresenta un’opportunità per il mercato degli integratori sia in termini culturali (di informazione) che per target.

In entrambi i Paesi si sono evidenziate opportunità di mercato simili, mirate alle specifiche dei diversi target. Da una parte, la possibilità di aprire un dialogo diretto e ad hoc con i più giovani, che in generale associano lo stile di vita sano alla salute e, dunque, potrebbero attribuire all’assunzione degli integratori un effetto benefico in linea con le loro priorità. E dall’altra parte, la possibilità di creare un dialogo nuovo con i consumatori più grandi a livello anagrafico, ovvero quelli che generalmente hanno una maggiore propensione alla spesa e sono molto attenti al benessere in genere.

In Danimarca, in particolare, si può dare maggiore attenzione ai futuri Silver, che a tendere avranno molto tempo da dedicare a loro stessi, visto che lavoreranno di meno o non lavoreranno affatto.

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