Gennaio 2025

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Anabio è l’Associazione per la promozione del biologico di Cia-Agricoltori Italiani. In tutta Italia associa 9.500 aziende impegnate nella produzione agricola biologica e biodinamica. Anabio-Cia è punto di riferimento per gli agricoltori del comparto, che operano con metodi sostenibili e certificati, e dà voce alle loro esigenze dialogando con le istituzioni, nazionali e Ue, e favorendo la conoscenza del settore. Lavora per incentivare l’agricoltura bio in chiave innovativa e per salvaguardarne la competitività. Anabio-Cia ha sottoscritto il Manifesto del Biologico Italiano e messo a punto un Memorandum in sei azioni fondamentali per il comparto.

In quale area si colloca la vostra realtà?

Anabio è l’Associazione dei produttori biologici e biodinamici promossa da Cia-Agricoltori Italiani. Da quarant’anni a questa parte, il comparto del bio Made in Italy ha dimostrato una capacità di crescita e leadership senza precedenti, sia per ettari coltivati che per numero di operatori. Ciò ha richiesto nel tempo un’azione sindacale forte nei contesti istituzionali e un intervento mirato per la diffusione della più corretta informazione tra i consumatori che Anabio-Cia garantisce con costanza e coraggio, dando voce alle istanze degli imprenditori del settore, lavorando a proposte e soluzioni concrete a supporto, non mancando eventi fieristici di rilievo internazionale come il Sana, occasione preziosa di promozione e business per gli operatori.

Attraverso quali misure si può incentivare l’agricoltura biologica in Italia?

Anabio-Cia le ha sintetizzate sottoscrivendo il Manifesto del Biologico Italiano e attraverso un proprio Memorandum, in sei punti fondamentali. In primo luogo, servono procedure di certificazione più snelle, nonché un vero e proprio snellimento delle pratiche burocratiche per favorire la conversione al bio delle aziende e non solo. Vanno attivate campagne informative e di comunicazione per incentivare i consumi dei prodotti bio, in modo tale da stimolare la domanda. Bisogna prevedere sgravi fiscali per i produttori e maggiori sostegni a ricerca, innovazione, tecnologia e formazione nel settore. Assicurando, infine, l’uniformità delle regole all’interno dell’Ue riguardo la produzione e la commercializzazione del bio, nel pieno concetto di reciprocità.

La crescente domanda di alimenti sani/salutari da parte del consumatore vi ha sollecitati a fornire soluzioni più innovative?

Per affrontare gli effetti del climate change e rispondere alla sfida green, senza compromettere la produttività e assecondando i consumi, ricerca e innovazione in agricoltura restano cruciali. Anche per questo Anabio-Cia sta lavorando, da cinque anni, con IBMA Italia a un progetto ambizioso che vuole favorire la transizione nella difesa dalle avversità, dalla chimica di sintesi ai bioprodotti. Un percorso che sta investendo sullo sviluppo di tecnologie di biocontrollo nella logica di un’agricoltura sempre più sostenibile e innovativa.

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