Febbraio 2015
L’area tematica più “verde dell’Expo” sarà realizzata da BolognaFiere e SANA, il Salone del Biologico e del Naturale”. 8500 m2 di parco, un teatro e due padiglioni: vetrina mondiale per l’agricoltura Biologica e la ricchezza dell’agrobiodiversità all’interno di Expo Milano.
Area tematica di Expo Milano 2015 il Biodiversity Park, realizzato da BolognaFiere è un'area espositiva di 8.500 mq dedicata alla biodiversità, all'agro-biodiversità in particolare, nel quale si affrontano le tematiche fondamentali del tema “Feeding the planet, Energy for Life”.
Nel Biodiversity Park, in cui natura e cultura si abbracciano, si valorizzano le eccellenze italiane, sia ambientali che agricole e agroalimentari, i visitatori avranno l'occasione di vivere esperienze, di essere protagonisti di percorsi unici e di racconti autentici, dedicati ai grandi temi di alimentazione e di futuro del Pianeta, delle sfide globali per assicurare nutrimento e sviluppo sostenibile, attraverso il rispetto della natura. Un percorso con un chiaro riferimento alla biodiversità agraria, alla sua evoluzione e alla sua salvaguardia, anche grazie a un metodo agricolo, quello biologico, che per sua vocazione svolge un compito molto importante nella conservazione e nella implementazione della biodiversità e delle caratteristiche ambientali.
I visitatori avranno l'opportunità di scoprire, conoscere, sperimentare e imparare attraverso un palinsesto di iniziative, incontri ed eventi, esperienze multimediali, intrattenimento interattivo, per essere protagonisti di un patrimonio che rende unica l'Italia nel mondo.
IL BIODIVERSITY PARK: L'AGRO-BIODIVERSITA' ITALIANA TUTTA DA SCOPRIRE
IL PROGETTO DEL BIODIVERSITY PARK
Il Biodiversity Park si sviluppa su due grandi ambienti:
- una in ambiente esterno, dove il visitatore passeggia e vive i paesaggi della biodiversità italiana - una in ambiente chiuso, in cui il viaggio prosegue attraverso la storia della biodiversità, le esperienze e le eccellenze del biologico, sia all'interno del padiglione dedicato al mondo biologico che nello spazio auditorium/TEATRO “IL CENTRO DELLA TERRA”, dove prende vita il programma semestrale di attività e incontri
Nella sezione introduttiva sarà presente un’intera parte dedicata a illustrare il legame tra il biologico e la biodiversità; un legame che è possibile vivere in ogni angolo del Parco, nel quale queste due ricchezze vivono in stretta relazione fra loro, con rimandi e riferimenti continui.
Questi spazi fisici, centro di esperienze, di dibattiti e di conoscenze, coinvolgeranno il pubblico di tutto il mondo attraverso il web e i social: un'eco universale per conoscere l'Italia attraverso le sue eccellenze paesaggistiche, ambientali, agricole, agroalimentari, imprenditoriali, in grado di rispondere nel futuro alle grandi sfide per una crescita equilibrata, sostenibile ed equa.
Il progetto del Biodiversity Park è realizzato in partnership tra Expo 2015 e BolognaFiere S.p.A., con la collaborazione di FederBio, in partnership con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e il ministero dell’Ambiente, che avranno una propria presenza fisica e realizzeranno diverse iniziative all’interno del parco.
IL GRAND TOUR D'ITALIA
L’Italia, tra le nazioni europee e mondiali, è quella che colleziona i tipi di paesaggi più vari.
Proseguendo lungo la Penisola, in direzione nord-sud, è possibile osservare una straordinaria successione di ambienti collinari/montani che corrono paralleli, e a stretta distanza, a sistemi costieri. Il Biodiversity Park inizia riproponendo questi temi e invita il visitatore ad un breve, ma intenso, viaggio lungo l’Italia. La particolare e distintiva struttura geografica italiana raccoglie, in aree piuttosto concentrate, forme di biodiversità floristica e faunistica di elevato interesse. A questo diversificato patrimonio naturale, nel corso dei secoli, se ne è sovrapposto un altro, altrettanto variato e caratteristico: quello culturale.
La lunga penisola, collocata da antichi processi geologici esattamente al centro del Mediterraneo, è luogo di incontro/scontro progressivo di culture. Il continuo processo di modifica delle campagne, delle città, dei territori, e del loro insieme paesaggistico, generò anche un laboratorio espositivo a cielo aperto, un sapere diffuso disegnato lungo un corridoio territoriale da visitare per arricchirsi.
Infatti, dal diciassettesimo secolo in poi, le famiglie più ricche europee iniziarono a programmare, per i propri giovani, lunghe visite del Belpaese al fine di completare o affinare la loro educazione. Presto si aggiunsero poeti, scrittori, scienziati, artisti e amanti del bello. Il Gran Tour d’Italia dalle Alpi alle isole mediterranee offriva un’occasione unica per ammirare paesaggi dall’insolita bellezza. La sequenza dei diversi paesaggi costituiva, da nord a sud, un formidabile libro aperto che trasponeva e spiegava i fondamenti dell’agronomia, ma anche dell’arte, dell’ingegneria, della politica, dell’economia.
...IN VIAGGIO NEI PAESAGGI ITALIANI
Il viaggio lungo le eccellenze italiane si snoda in cinque tappe, per cinque diversi paesaggi:
Dalla pianura con le caratteristiche distese di seminativo ai terrazzamenti, dagli alpeggi ai giardini mediterranei. Tutti questi paesaggi possono essere vissuti nell'area esterna del Biodiversity Park, dove viene fatta una presentazione reale delle cinque aree climatiche/paesaggistiche che sintetizzano un Grand Tour d’Italia, un campionamento dei paesaggi agrari italiani che hanno trasformato il paesaggio italiano in quello tutti noi vediamo attraversando la Penisola:
I paesaggi tipici di queste cinque aree sono evocati con allestimenti che utilizzano elementi di vegetazione, includendo biodiversità naturale e agro-biodiversità: non singoli alberi, ma associazioni di piante, paesaggi verdi che, nell’insieme, raccontano storie, trasmettono emozioni, stimolano nuovi, futuri progetti.
Le cinque aree mostrano l’agro-biodiversità, la qualità delle differenti colture sia per disposizione del suolo che per differenza di ambienti botanici; al centro di ogni singolo ambiente si snoda un percorso che idealmente rappresenta un sentiero che diventa poi strada di campagna, che si trasforma successivamente in tratturo e che termina nella mulattiera che costeggia le coste.
In questo Grand Tour ciascun visitatore ripercorre un patrimonio che poche volte ha avuto l'occasione di osservare nel suo insieme; entra a far parte di una collezione di ambienti rurali intesi come sezioni di paesaggio e non come miniaturizzazione del territorio italiano.
Il sentiero all'interno dell'area delle Alpi conduce lungo un sistema unico dove solo pochi gradi di latitudine o di longitudine, oppure lievi differenze di altitudine, determinano forti cambiamenti di vegetazione e di fauna: lungo un transetto si può passare da tratti tipici dell'area mediterranea alle praterie alpine, fino alle nevi perenni, con tratti simili ai paesaggi artici.
E poi una camminata passando dalla dorsale appenninica, un ambiente variegato e ricco, che ci permette di attraversare da nord a sud il nostro stivale osservando cambiamenti paesaggistici, di flora e di fauna di zona in zona, di regione in regione. Immaginare le distese della pianura padana con campi a seminativi affiancati dai fossi e limitati da macchie di boschetti percorrendo le polverose strade di campagna oppure sentire il profumo dei prodotti della terra tipici pugliesi o lucani addentrandosi nei tavolieri, sino a soffermarsi lungo le mulattiere estasiati dalla bellezza delle coste mediterranee.
Il sentiero italiano permette di raggiungere una piantagione/frutteto di agrumi, con le piante in vaso, proprio come avveniva nei giardini storici italiani dove le piante da frutto venivano protette nei mesi invernali all’interno delle serre e portate invece all’esterno nei mesi caldi.
Il frutteto rappresenta la prosecuzione dell'immagine del giardino produttivo, mai ozioso.
Il frutteto accompagna il viaggio nell’ultima area, che si aggiunge alle 5 già descritte, che mette in scena l’agro-biodiversità urbana. Una breve sintesi del futuro delle nostre metropoli dove il progetto del costruito sosterrà o si intreccerà col progetto di una nuova agricoltura capace di utilizzare al meglio logiche di servizio e moderne tecnologie. Qui il paesaggio naturale addomesticato incontra l’urbano: giardini verticali, orti urbani, pratiche di rinaturalizzazione della città si espongono nello spazio che confina con l'area dell’ingresso EST del sito espositivo di EXPO: si tratta di un modo dolce di entrare e allo stesso tempo uscire dal Biodiversity Park.
DALL'AREA ESTERNA AI PADIGLIONI INTERNI
Intorno al frutteto crescono i padiglioni:
STORIE DI BIODIVERSITA': LA MOSTRA
In questa area, all'interno del Parco, la storia e le specificità planetarie dei temi della biodiversità sono le protagoniste. Questo è uno spazio in cui i contenuti diventano una rappresentazione scenografica, dove le tecnologie più innovative e i nuovi (e social) media si affiancano alla grande tradizione dell’exhibition design italiano. Una macchina espositiva che non vuole dare risposte, quanto piuttosto generare molteplici domande nei visitatori.
La mostra si caratterizza da un layout costituito da nove ambienti principali dalla forma circolare e quattro ambienti secondari, a ospitare una serie di contenuti che arrivano da alcune istituzioni selezionate (partecipanti a Expo 2015).
Il percorso e i contenuti della mostra negli spazi interni seguono una geometria circolare.
Il visitatore entra nella sezione: “introduzione” e da lì può decidere se procedere in senso orario (visita che parte dal passato per arrivare al futuro) o se invece preferisce muoversi in senso anti-orario (dal futuro verso il passato).
La mostra realizzata dal Comitato scientifico di Expo è impostata secondo una formula di 7 sezioni + 2:
La prima sezione e l’ultima sono i passaggi fondamentali per comprendere l’insieme “materiale” del parco: si parte da un’introduzione che mette a fuoco i temi principali del dibattito e le questioni aperte sul tema. L’ultima sezione (...e quindi?), rimanda ai contenuti “immateriali” facenti parte dell’intero sistema di comunicazione: il programma del palinsesto semestrale, il sito web, la community attiva sui canali social, l’applicazione e il MOOC (massive on-line open course) riferito al tema.
IL TEATRO DEL CENTRO DELLA TERRA
Conferenze, talk show, dimostrazioni, lectio magistralis con grandi ospiti. Imperdibili appuntamenti popoleranno ogni giorno il Parco della Biodiversità durante ognuna delle 184 giornate dell’esposizione: sarà l’occasione per guardare e vivere il mondo del biologico e del naturale sotto ogni prospettiva.
Ospiterà infatti, per tutti i sei mesi di Expo, un fittissimo cartellone di eventi: si alterneranno esperti da tutto il mondo, professori universitari, nomi e personalità legate al mondo del green, dell’ambiente e del cibo, ma anche testimoni del biologico, aziende, piccoli e grandi imprenditori italiani e stranieri che operano nel settore. Obiettivo è quello di declinare il rapporto che esiste tra il cibo e l’uomo e come s’è evoluto nei secoli e ascoltare le storie di chi oggi ha scelto di produrre in modo diverso. L’opportunità, anche, per confrontarsi con gli attori del bio su normative e prospettive future, per delineare nuove vie di crescita, per parlare di consumo consapevole e sostenibilità con il pubblico, e ascoltare interventi di autorevoli personalità sullo stato di salute del Pianeta.
IL PADIGLIONE DEL BIOLOGICO E DEL NATURALE
Siamo nel cuore del Biodiversity Park, un luogo per conoscere una delle eccellenze dell'agricoltura italiana, la produzione biologica. Il Padiglione del Biologico e del Naturale è il solo ambiente interamente dedicato ai prodotti Biologici e Naturali e alla Biodiversità ad Expo in cui si racconta tutta la filiera di un’agricoltura eco, sicura e sostenibile, capace di affrontare la sfida “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Il punto di incontro per gli opinion makers del settore, l’incubatore delle nuove idee, la piattaforma di networking di riferimento per tutti gli stakeholder.
In conclusione, per la sua natura, il parco della Biodiversità è il luogo geometrico di centralità naturalistica, ma ancora di più è uno spazio dal quale osservare EXPO richiamando sempre l’attenzione sulla centralità dell’agricoltura/agrobiodiversità, Il PARCO DELLA BIODIVERSITA’ è quindi in una costante relazione di dialogo con il contesto.
La ricchezza dell’agrobiodiversità per “Nutrire il Pianeta”
A Cura del Comitato Scientifico Biodiversity Park
IL CONCEPT
“La biodiversità, la varietà di forme viventi sulla Terra, è la chiave di volta per la conservazione del mondo: è questa varietà, infatti, che garantisce l’equilibrio ecologico di quel grande sistema vivente che è la Terra....”
“....non c'è obiettivo più entusiasmante di quello di avviare l'era del ripristino, ricreando la magnifica diversità della vita che ancora ci circonda.”
Edward O. Wilson, "The Diversity of Life", 1992
Il termine “biodiversità” è stato usato per la prima volta da T. Lovejoy (1980) nella sua versione estesa “diversità biologica”. E. O. Wilson definisce per primo la parola “biodiversità” come “BioDiversity” al National Forum on BioDiversity, tenutosi a Washington D.C., 21-24 settembre 1986. Con la pubblicazione degli atti nel 1988 (Wilson, 1988) del simposio, la biodiversità comincia ad avere notorietà e rilevanza internazionale.
Un’importante svolta nella diffusione del termine e del concetto di biodiversità avviene nel 1992, quando a Rio de Janeiro fu organizzata la conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo (UNCED) e venne approvata la Convenzione sulla Diversità Biologica (CDB), attualmente ratificata da 192 Paesi.
COS'E' LA BIODIVERSITA'?
“Il termine biodiversità si riferisce alla varietà di forme di vita sulla Terra, frutto di lunghi e complessi processi evolutivi. Comprende sia la combinazione di forme di vita e la loro interazione reciproca, sia l’ambiente fisico che ha reso la Terra abitabile per l’uomo”.
Fonte: Convenzione sulla Diversità Biologica (CDB)
Oltre alla cosiddetta biodiversità naturale, esiste un altro tipo di biodiversità, quella delle specie vegetali coltivate e degli animali allevati in agricoltura, degli agroecosistemi e dei paesaggi agrari. A tutto ciò si riferisce il termine di agro-biodiversità o diversità agraria,
L'agro-biodiversità, da un lato solo un sottoinsieme della biodiversità, apre a mille altri orizzonti, connessi con la variabilità/varietà della vita sulla terra. L’agro-biodiversità, vero e proprio pozzo di Saint Patrick, include risorse genetiche di piante e animali, piante commestibili e colture agrarie, varietà tradizionali e antiche ricette, animali da allevamento, pesci, microrganismi del terreno, acque irrigue e terre coltivate, sementi, tipologie di aziende agrarie con tutte le loro componenti necessarie per fornire, alla società, beni e servizi di varia natura. La diffusissima e diversificata rete delle aziende che fanno parte del ricco sistema agro-alimentare del pianeta è, infatti, luogo privilegiato ove si conservano e si moltiplicano continuamente conoscenze, abilità, strategie di gestione delle risorse biologiche per lo sviluppo rurale nei diversi territori, politiche per alimentare consapevolmente le moderne filiere che alimentano i mercati locali e globali.
L’agro-biodiversità appare quindi oggi come un immenso serbatoio di beni materiali e immateriali, disponibili per lo sviluppo sostenibile, che ancora non possiamo dire di conoscere del tutto. E’ quindi impossibile parlare di alimentazione e futuro del pianeta senza un chiaro riferimento ad essa, alla sua evoluzione e alla sua salvaguardia.
IL PADIGLIONE DEL BIOLOGICO E DEL NATURALE
Siamo nel cuore del Biodiversity Park, un luogo per conoscere una delle eccellenze dell'agricooltura italiana, la produzione biologica.
Il Padiglione del Biologico e del Naturale è il solo ambiente interamente dedicato ai prodotti Biologici e Naturali e alla Biodiversità ad Expo in cui si racconta tutta la filiera di un’agricoltura eco, sicura e sostenibile, capace di affrontare la sfida “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Diventerà assieme al Teatro del centro della Terral punto di incontro per gli opinion makers del settore, l’incubatore delle nuove idee, la piattaforma di networking di riferimento per tutti gli stakeholder.
L'AGRICOLTURA BIOLOGICA E LA BIODIVERSITA'
L’agricoltura biologica svolge un compito molto importante nella conservazione e nella valorizzazione della biodiversità e delle caratteristiche ambientali.
Il concetto di biodiversità è parte integrante della definizione stessa di agricoltura biologica, intesa come «...un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali..» (Regolamento Europeo. 834/2007).
L’agricoltura biologica è un sistema di produzione che sostiene la salute del suolo, dell’ecosistema e delle persone. Si basa su processi ecologici, biodiversità e cicli adatti alle condizioni locali, piuttosto che sull’uso di input con effetti avversi.
UN INCONTRO CON I VALORI DEL MONDO DEL BIO
All'interno del Padiglione del Biologico e del Naturaleviene svelato il ruolo centrale di aziende impegnate per la tutela dell'ambiente e della biodiversità, in grado di rispondere alla sfida globale di EXPO Milano 2015 “Feeding the Planet, Energy for Life”.
I visitatori potranno comprendere come l'agricoltura biologica tenga in considerazione ogni organismo vivente, dal più piccolo microorganismo che vive nella terra all’albero più imponente. Per questa ragione, ogni anello della filiera di produzione è studiato per mantenere e, dove è possibile, per accrescere la diversità animale e vegetale.
L'agricoltura biologica prevede infatti :
AREE TEMATICHE, 6 SETTORI SIMBOLO DEL NOSTRO PAESE
Il Padiglione del Biologico e del Naturale è strutturato in sei aree tematiche, sei tappe narranti per sei settori chiave e simbolo del nostro Paese. Ciascuna area racconta il legame tra la terra e i suoi prodotti, che altro non sono se non gli alimenti che utilizziamo quotidianamente:
Per ciascuna area verranno narrate le eccellenze, le storie di agricoltori che con impegno, passione e innovazione aiutano a salvaguardare gli ecosistemi naturali e la biodiversità sia all'interno sia all'esterno dell'azienda agricola. Verrà dato spazio ai prodotti alla loro coltivazione e alle tecniche innovative e più tradizionali per il mantenimento di un rapporto equilibrato tra uomo e natura che è alla base del Biologico. Tutto ciò avverrà grazie a un allestimento che si baserà su tecnologie multimediali e richiami alla terra e ai prodotti e in cui troveranno spazio sia i concetti teorici che la loro applicazione pratica approfondendo il rapporto tra natura e individuo.
I laboratori di parole e di manipolazione, infatti sono i luoghi del Padiglione dove la comprensione attraverso parole chiave verrà affiancata da esperienze dirette legate all’utilizzo del cibo e dei prodotti della terra, per toccare e per scoprire i simboli più vivi del biologico e della biodiversità
Sarà inoltre presente nello stesso spazio una libreria, lo spazio di approfondimento dove trovare una selezione dei testi più attuali legati alle tematiche del biologico e dell’eco-sostenibilita’.
Il percorso sensoriale nel mondo del bio e del naturale si completa con l'area dedicata al Bio Store – in partnership con NaturaSì - l'esperienza di acquisto, che permette di diventare protagonisti dell'agricoltura bio e di fare propri i valori di questo mondo, e con il Bio ristorante – in partnership con Alce Nero - il luogo nel quale la sapienza e la passione degli agricoltori bio si fondono con la capacità e la fantasia degli chef per garantire una cucina attenta al benessere e all'avanguardia. L’offerta culinaria viene reinterpretata in chiave stagionale, con ingredienti regionali selezionati e provenienti da produttori tracciati e fairtrade.
IL PALINSESTO DI EVENTI DEL TEATRO DELLA TERRA
Cuore pulsante e contenitore principale degli incontri, il teatro/Auditorium del Padiglione a cui è stato dato un nome emblematico e significativo: «Il Centro della Terra».
Sei sono i temi attorno ai quali si svilupperà il cartellone per dare spazio ad un argomento-chiave per ogni mese di Expo:
Per venire incontro alle esigenze dei diversi pubblici che popoleranno Expo, ogni giornata delle 184 in cartellone si dividerà in diverse fasce orarie con differenti modalità di fruizione: format e proposte diverse per raggiungere tutti, i più piccini e i grandi, dagli esperti del settore al pubblico incuriosito dal mondo del biologico e del naturale.
All’interno della proposta d’eventi, non mancano le ricorrenze, ovvero giornate simbolo che vanno ad arricchire e approfondire i temi del palinsesto. Il 15 maggio si celebra la Giornata internazionale delle famiglie, il 22 maggio naturalmente la Giornata internazionale della biodiversità sarà dedicata agli importanti ospiti che celebreranno la giornata simbolo del Parco in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.. Il 5 giugno la Giornata mondiale dell'ambiente e il 17 la Giornata mondiale dedicata alla lotta alla desertificazione. Quindi due appuntamenti a luglio: l’11 è la Giornata mondiale della popolazione, occasione per parlare di sovrappopolazione, e il 18 il Nelson Mandela International Day, per riflettere sui diritti universali quali pace, sostenibilità ambientale e giustizia. Il 9 agosto un focus sulle altre culture, e i loro differenti stili di vita, in occasione della Giornata internazionale dei popoli indigeni e il 12 la Giornata internazionale della gioventù, con l’opportunità di parlare con le nuove generazioni di consumi e scelte. In autunno si celebreranno l’equinozio (23 settembre) e, nel terzo weekend di settembre, l’appendice italiana dell’iniziativa internazionale “Clean up the world”. Il primo lunedì di ottobre la Giornata mondiale dell'habitat, quella per la riduzione dei disastri naturali, e il 16 ottobre un’altra data importante: la Giornata mondiale dell'alimentazione.
Il palinsesto degli eventi è a cura di Vittorio Bo, in stretta sinergia con il Comitato Scientifico.
COLOPHON
IL PARCO DELLA BIODIVERSITA'
Official Partner: BolognaFiere
Steering Committee:
Duccio Campagnoli Presidente BolognaFiere; Piero Galli, Direttore Generale Divisione Gestione Eventi Expo Milano 2015; Paolo Carnemolla, Presidente FederBio; Ministero dell’Agricoltura; Ministero dell’Ambiente.
Comitato scientifico:
Dott. Emilio Genovesi, Coordinatore
Dott. Vittorio Bo, Coordinatore
Prof. Stefano Bocchi, Dip. di Scienze Agrarie e Ambientali. Università di Milano
Prof. Telmo Pievani, Dipartimento di Biologia, Università di Padova
Prof. Andrea Segrè, Dip.Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, Università di Bologna
Progetto architettonico e paesaggistico: architetto Fabio Fornasari
PADIGLIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI E NATURALI ITALIANI
Official Partner EXPO Milano 2015 BolognaFiere
Partner che hanno finora aderito
Partner di BolognaFiere: FederBio, Cosmetica Italia, FederUnacoma Bologna City of food, Confederazione Italiana Agricoltori
Partner Tecnici di BolognaFiere: AlceNero. Cosmoprof, Cosmofarma, Latifolia, Erbolario, Irritech, NaturaSì