Febbraio 2025

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Sono stati presentati oggi, nell’ambito di Rivoluzione Bio a SANA Food, i dati dell'Osservatorio SANA, con le rilevazioni più recenti sul settore agroalimentare biologico in Italia e all’estero.

Il biologico italiano continua a crescere, spinto dall’aumento dei consumi interni e dell’apprezzamento per il bio Made in Italy sui mercati esteri. Nel 2024, le vendite di prodotti alimentari bio in Italia hanno superato i 6,5 miliardi di euro, mentre l’export agroalimentare biologico ha raggiunto i 3,9 miliardi di euro, segnando un +7% rispetto al 2023.

È quanto emerge in sintesi dall’Osservatorio SANA, presentato in anteprima da Nomisma a BolognaFiere nel corso di Rivoluzione Bio 2025, gli Stati generali del biologico. L’evento è promosso da FederBio e AssoBio, con il supporto di Nomisma, nell’ambito del programma BEING ORGANIC IN EU, cofinanziato dall’Unione Europea secondo il Reg. UE n. 1144/2014.


IL MERCATO BIO IN ITALIA: CRESCITA E TENDENZE

Nel 2024, le vendite di prodotti alimentari biologici sul mercato interno registrano un aumento del +5,7% rispetto al 2023, trainate dai consumi domestici, che raggiungono i 5,2 miliardi di euro. La crescita del comparto fuori casa si attesta a 1,3 miliardi di euro. La Distribuzione Moderna si conferma il principale canale di acquisto per il bio, con un valore di 3,3 miliardi di euro (+5,3% sul 2023), rappresentando il 64% delle vendite legate ai consumi domestici. Iper e supermercati restano leader all’interno del settore, superando quota 1,6 miliardi di euro. Tra gli altri canali, i discount mostrano una crescita significativa (+6%), con vendite vicine ai 350 milioni di euro. L’e-commerce, invece, segna un lieve calo (-0,4%), fermandosi a 75 milioni di euro. Il canale specializzato bio supera il miliardo di euro nel 2024, con un incremento del +9%, in netta ripresa rispetto agli anni precedenti.


IL BIO MADE IN ITALY CRESCE SUI MERCATI ESTERI

L’export agroalimentare biologico italiano cresce e si espande, raggiungendo nel 2024 un valore di 3,9 miliardi di euro, con un incremento del +7% rispetto al 2023. Dall’indagine Nomisma su 336 imprese italiane emerge come le principali destinazioni per i prodotti bio siano la Germania, la Francia, la Scandinavia, il Benelux e gli Stati Uniti. Il futuro appare favorevole: circa un terzo delle aziende del settore food & beverage che attualmente non esportano prodotti biologici prevede di farlo entro i prossimi 2-3 anni.


IL VALORE DEL BIO MADE IN ITALY

Il binomio biologico e Made in Italy è un fattore distintivo sui mercati esteri. Per il 49% delle aziende food e il 64% delle aziende wine, l’origine italiana e la reputazione del territorio sono determinanti per il successo dell’export bio. L’Italia è vista come uno dei principali produttori di biologico di qualità, con il 45% dei consumatori negli USA che associano il nostro Paese al bio di eccellenza. L’interesse per il bio italiano varia dal 23% nel Benelux all’85% nei Paesi nordici.


I CONSUMATORI ITALIANI E IL BIO: LE EVIDENZE DELLA SURVEY NOMISMA

L’indagine Nomisma mette in evidenza come gli italiani prestino sempre più attenzione al benessere e a uno stile di vita sano, con l’alimentazione che rappresenta il secondo fattore più importante. Più di 8 italiani su 10 sono attenti a ciò che mangiano, per sentirsi bene, mantenersi in forma e prevenire malattie. Nella scelta

dei prodotti bio, l’origine è fondamentale per il 47%, mentre cresce l’interesse per packaging sostenibili (20%) e prodotti vegetali (20%). Il biologico è un elemento chiave nell’acquisto di prodotti healthy, motivato principalmente dalle garanzie per la salute, dal rispetto per l’ambiente e dalla qualità.


IL BIOLOGICO NEL FUORI CASA: SCELTE E ASPETTATIVE

L’indagine Nomisma per l’Osservatorio SANA evidenzia una crescente attenzione verso scelte alimentari salutari nel fuori casa. Per 9 italiani su 10, i prodotti tipici e a km0 sono essenziali, mentre il biologico è un criterio di scelta per il 68% dei consumatori. Il consumatore bio è più esigente, valutando attentamente la reputazione del locale e prediligendo ingredienti freschi, piatti semplici e opzioni per diete specifiche. Tuttavia, l’offerta bio nella ristorazione, soprattutto collettiva, non soddisfa appieno le aspettative. Nelle famiglie, il bio è diffuso, ma oltre la metà dei genitori non conosce i dettagli del servizio mensa scolastico. Per rafforzare la presenza del biologico nelle scuole, è fondamentale investire in sensibilizzazione e comunicazione.


"I dati presentati oggi, con il biologico fuori casa che raggiunge 1,3 miliardi di euro, in aumento del 5% sul 2023, confermano la validità dell’intuizione di dedicare il nuovo format di SANA Food ai professionisti dell’Horeca e del retail specializzato. L’evento si propone come hub di confronto e sviluppo per la business community, chiamata a ripensare il ruolo dell’alimentazione away from home in un’ottica sempre più orientata alla sana alimentazione e alla sostenibilità ambientale e sociale. SANA Food interpreta la crescente consapevolezza dei consumatori riguardo a salute e benessere, insieme alla loro preferenza per cibi e bevande salutari anche al bar, al ristorante, in mensa e in generale fuori casa", ha commentato Claudia Castello, Exhibition Manager di SANA.


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