Agosto 2024

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Nei due Paesi – Italia e Danimarca – coinvolti nell’Osservatorio 100 Giorni Sani, le persone intervistate considerano l’alimentazione sana come la pratica per eccellenza che contraddistingue la conduzione di uno stile di vita sano, indistintamente per i target organizzati per fasce di età.

In generale, nei 100 giorni dell’indagine, i consumatori osservati dichiarano che l’alimentazione sana è parte integrante delle loro abitudini quotidiane e da parecchio tempo.

Questo dato porta ad analizzare le diverse occasioni di consumo, a casa e fuori casa, facendo emergere comportamenti differenti per Paese, per occasione di consumo, per età.

Per capire le abitudini, i luoghi e la frequenza di consumo, è prima necessario inquadrare lo scenario dell’alimentazione fuori casa.

Le persone intervistate in Italia e in Danimarca affermano che, quando decidono di mangiare fuori casa, dedicano a questa attività il tempo giusto, scelgono attivamente e con attenzione il menù, ricercano sapori. Pertanto, nelle osservazioni future e nella lettura dei trend per i consumi di cibo fuori casa, il fattore tempo viene inteso come variabile preziosa della vita di una persona, così come la ricerca dell’informazione sul cibo, che deve essere chiara, e dei sapori, che sono sinonimo di qualità.

In Italia, per il 28% degli intervistati mangiare fuori casa, almeno una volta alla settimana, è un’abitudine consolidata. A rispondere così sono soprattutto le persone di età compresa tra i 18-39 anni (più del 32%), seguite da Contemporary e Silver (40-over 56 anni), che confermano questa frequenza per circa il 25%.

In Danimarca, il 28% degli intervistati dichiara di mangiare fuori casa almeno una volta al mese, quindi con una minor frequenza rispetto gli italiani. In questa affermazione si riconoscono soprattutto i Super Teen, cioè le persone tra i 18 e i 29 anni.

Analizzando le risposte del panel dei due Paesi circa l’occasione di consumo fuori casa, per il 73% degli intervistati è la cena, mentre il pranzo si attesta al 48%.

Mettendo a confronto le risposte raccolte in Italia e in Danimarca, le differenze che emergono sono espressione di culture diverse, legate alle abitudini sociali e alle condizioni climatiche.

In Italia, ci sono momenti di consumo fuori casa che contraddistinguono lo stile di vita di una persona e fanno parte della tradizione. L’aperitivo, ad esempio, per il 27% degli intervistati rappresenta la terza occasione di consumo fuori casa, mentre la colazione vale il 22%. Percentuali che in Danimarca scendono rispettivamente al 4% al 7%.

Osservando il dato che si riferisce al luogo di consumo, per circa il 67% degli intervistati di entrambi i Paesi e dei diversi target, il ristorante è la scelta principale dove consumare cibo sano fuori casa.

In Italia, la trattoria (34%) e l’agriturismo (26%) costituiscono scelte interessanti per gli intervistati, espressione di uno stile di vita tipicamente italiano. Se si osserva il canale bar, mentre in Danimarca rappresenta il secondo luogo di consumo fuori casa per il 35% degli interpellati, in Italia viene, invece, scelto solo dal 18%.

Dai dati dell’Osservatorio 100 Giorni Sani si evincono anche le motivazioni che spingono gli intervistati a scegliere di mangiare fuori casa. Nell’intervallo dei primi 100 giorni di rilevazione, circa il 60% del totale del panel di Italia e Danimarca dichiara di scegliere di mangiare fuori casa principalmente in base al rapporto qualità/prezzo, e circa il 53% opta per uno specifico luogo perché già lo conosce, dunque in base a esperienze precedenti.

E proprio all’importanza delle esperienze precedenti come driver di scelta è legata una dinamica interessante e curiosa tra i due Paesi: in Danimarca vale il 57%, mentre in Italia si ferma al 49%, sottolineando i profili di stili di vita differenti.

Sicuramente c’è una “verità” in questi dati legati alle motivazioni che spingono le persone a mangiare fuori casa, visto che gli intervistati di entrambi i Paesi che con maggior frequenza mangiano fuori sono i più giovani, ovvero il target con minor reddito e che condivide le proprie esperienze in modo globale.

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